Personal branding per professionisti specialisti
Chiunque voglia attivarsi ad avere una visibilità online oppure voglia migliorare quella già presente, deve pensarsi in primis come ad un vero e proprio marchio.
Profili Social, sito Web, articoli di blog e i vari modi in cui comunichi, contribuiscono tutti alla tua unicità e alla tua identità digitale.
Hai mai provato a Googlarti, ovvero a cercare il tuo nome su Google per capire cosa ne esce?
Qualunque contenuto ti menzioni fa parte del tuo marchio.
Avere un buon personal branding ha praticamente gli stessi vantaggi di un marchio classico aziendale: ti aiuta a entrare in contatto con nuovi prospect e clienti, ti da visibilità nel tuo settore, aiuta la tua reputazione e ti permette di essere più “visibile” rispetto alla tua concorrenza.
Con l’espressione personal branding si intende la capacità di gestire strategicamente la propria immagine professionale in modo da essere riconoscibili da altre persone e comunicare efficacemente le proprie competenze e i propri valori, con l’obiettivo di generare nuove opportunità.
Il personal branding è davvero efficace quando, dopo aver strutturato una strategia e aver trasferito il proprio chiaro posizionamento (la propria Unique Value Proposition), l’immagine che si vuole dare di sé e quella che hanno gli altri di noi, coincidono.
Come per le aziende, o per un prodotto o un servizio, posizionarsi nella mente del consumatore richiede una certa attenzione, oltre ai propri, anche ai valori del sistema di riferimento e della percezione che le persone hanno già. Nel caso del personal branding, quindi, è importante tenere in considerazione anche le persone con cui si vuole entrare in risonanza.
Perché fare Personal Branding?
Vogliamo iniziare questo capitolo dicendo che Fare Personal Branding non vuol dire vendersi, ma farsi scegliere.
Infatti spesso si pensa che fare personal branding voglia dire concentrarsi solo su di sé in modo narcisistico, vendersi e manipolare le persone che ci leggono o che ci ascoltano.
Ovviamente no, non è questo lo scopo.
Impiegare del tempo per creare un personal branding ha diversi vantaggi sia per te che per i tuoi clienti.
Le persone decideranno rapidamente se vogliono lavorare con te.
Un profilo LinkedIn scarno o generico non infonde un senso di fiducia nei potenziali acquirenti. Anzi, tutt’altro, lascia perplessi e lascia senza risposta alcune domande importanti.
È una persona su cui posso contare?
Sarà disposto a lavorare con me nel modo che preferisco?
Qual è la sua opinione sugli attuali problemi del settore?
Come può aiutarmi a migliorare la mia attività?
Comunicando apertamente il tuo punto di vista affinché tutti possano prenderne visione, i potenziali clienti che si fermano sulle tue pagine social possono facilmente decidere se immaginarsi di lavorare con te o meno.
Ti differenzierai facilmente dai concorrenti.
Se ti prendi il tempo per definire e rafforzare il tuo personal branding, la tua presenza online apparirà coerente con quello che sei tu. Questo ti aiuta a distinguerti dai concorrenti che non mantengono una personalità forte o che ne presentano una molto diversa.
Chiunque visiti il tuo profilo o cerchi su Google il tuo nome sa immediatamente cosa rappresenti e sente di conoscerti a livello personale.
Aumenterai la tua autenticità e, di conseguenza, venderai di più.
Indipendentemente da ciò che stanno acquistando, i potenziali clienti sanno che possono avere lo stesso prodotto, o un servizio simile, da un altro fornitore.
Quello che non possono ottenere da un qualsiasi fornitore è la stessa esperienza di vendita e di risultato rispetto a quello che puoi offrire tu.
Chi dovrebbe fare Personal Branding?
Nell’era dei professionisti e delle professioniste digitali, in un momento storico che porta con sé molte evoluzioni anche nel mondo del lavoro, è evidente la necessità di assecondare il cambiamento e puntare al continuo imparare in termini di capacità tecniche e non solo.
Questo implica sapersi reinventare come persone e come professionisti, sapersi comunicare e non smettere mai di crescere, soprattutto continuare a comunicare temi d’attualità in merito al proprio ambito.
Il primo consiglio è di aggiornare innanzitutto il proprio curriculum o il proprio profilo LinkedIn anche se non si ha interesse a “cercare lavoro”, questo primo passo serve proprio per iniziare a costruirsi la propria immagine online. Il personal branding può avere un ritorno concreto in termini economici, di collaborazioni, di clienti e/o di progetti.
Come si comincia?
Bisogna innanzitutto capire dove sono i nostri clienti per capire qual è il canale social migliore su cui iniziare a comunicare quindi dove vale la pena investire tempo ed energie per ottenere buoni risultati.
Attualmente LinkedIn è il social che ti permette di ottenere di più in termini di visibilità e di community, intesa come un gruppo di persone che, oltre a vedere le tue competenze, riconoscono i valori unici che ti guidano nel lavoro e nelle scelte quotidiane, cioè la tua Unique Selling Proposition.
Per lavorare ai contenuti più adatti e costruire la strategia giusta, ci vuole organizzazione, tempo e gli strumenti giusti per definire un piano editoriale sul proprio blog, utile ad un ritorno in termini economici e di brand awareness.
Bisogna prestare attenzione però a comunicare con il giusto tone of voice, i contenuti corretti e utili davvero per il tuo prospect, questo perchè se non gestito correttamente potrebbe essere un boomerang e portare dei danni reputazionali.
Personal Branding Strategy
Può essere difficile tracciare il confine tra “non abbastanza” e “troppo” quando si tratta di personal branding. Analizziamo i passaggi per sviluppare una strategia che distinguerà il tuo brand dagli altri.
Definisci i tuoi obiettivi.
Perché vuoi fare personal branding? Pensa a questa risposta prima di dedicare del tempo alla creazione della tua immagine e alla creazione di contenuti.
Vuoi farti strada fino a un ruolo manageriale? Sei un esperto e vuoi condividere i tuoi pensieri e le tue tattiche con i tuoi prospect? Vuoi avviare la tua azienda o vuoi migliorarla?
Qualunque sia il motivo, annota da tre a cinque obiettivi che speri di raggiungere con il tuo personal branding. Questo ti aiuterà a definire la tua strategia per i contenuti e ti incoraggerà a continuare quando per un giorno magari (inevitabilmente) non avrai voglia di pubblicare o ti sembrerà di non avere argomentazioni.
Crea un’immagine unificata.
Il personal branding richiede anche un’immagine coordinata per renderti immediatamente riconoscibile.
Puoi creare la tua immagine considerando tutti i fattori che compongono l’identità visiva di un brand. Caratteri, loghi, colori, immagini e messaggi dovrebbero essere gli stessi su account social, sito Web, portfolio, whatsapp, blog o altri canali.
Racconta la tua storia.
Le persone vogliono connettersi con le persone, non con le aziende. Il personal branding ti aiuta a mostrare agli altri ciò che ti fa funzionare mettendo in evidenza la tua personalità, opinioni, lavoro, abilità e stranezze. Per raccontare la tua storia, puoi scrivere un post sul motivo per cui hai scelto di intraprendere la tua carriera, realizzare un video sulle migliori lezioni che hai imparato nel tuo ruolo, condividere quali eventi ti hanno ispirato a lavorare nella tua azienda o parlare di come sei riuscito a risolvere i problemi per i tuoi clienti.
Sii umano, sii te stesso.
Condividere la tua storia è solo un pezzo del puzzle del personal branding. Man mano che il tuo marchio cresce, devi ricordare che sei una persona, non un marchio.
Non riferirti mai a te stesso come a un brand.
Mostrare il tuo lato umano non è una debolezza, tutt’altro, è indispensabile per la riuscita del tuo business.
Menziona i tuoi clienti, colleghi o rapporti di lavoro. Condividi i contenuti dei leader che ammiri e delle persone della tua rete. Pubblicando contenuti che non sono sempre strettamente tuoi, ti permette di mostrare agli altri anche chi sei, cosa pensi e come operi: una persona che cerca di entrare in contatto con altre persone.
Per te che stai leggendo:
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